video topic - allenamento funzionale
Ciao ragazzi.
L’allenamento funzionale, o functional training, ormai diffusissimo in tutte le palestre e centri sportivi, rischia di essere un illustre sconosciuto ai più, data la confusione che si è creata negli ultimi anni sul vero senso e significato di questo tipo di attività.
“Io faccio funzionale!”… ma facciamo attenzione, eseguire 4 o più esercizi a corpo libero uno dietro l’altro non è proprio fare “allenamento funzionale”!
“Oggi ho fatto un circuito funzionale!”… beh, può già essere un’affermazione più valida!
Un allenamento può dirsi funzionale se realmente propone, con movimenti ed esercizi e non con metodo e intensità, alcuni degli schemi motori più presenti nella vita di tutti i giorni. E quindi, l’allenamento funzionale è tale quando gli esercizi e i movimenti proposti coinvolgono più distretti muscolari e più piani di movimento.
Avete mai pensato che una situazione del genere: “mi dirigo verso l’auto appena uscito dal supermercato con due o tre buste piene tra le mani, cerco la chiave in tasca o in borsa, contemporaneamente parlo al cellulare, intanto ho aperto la portiera con il piede e poggio le buste sul sedile posteriore” possa essere un esercizio funzionale?
In effetti è un po’ estremo ma proviamo a pensare quanto un allenamento che preveda l’attivazione di più distretti muscolari, e quindi zone del corpo (braccia, schiena, gambe), magari in una situazione di equilibrio precario, possa essere utile a migliorare le nostre azioni nel quotidiano.
Quindi, movimenti di oscillazione e torsione laterale associati a spinta, trazione e tenuta della posizione di equilibrio, spesso e volentieri a carico naturale o con piccoli attrezzi, possono e devono rientrare in una seduta di allenamento funzionale che si rispetti. Poi c’è tutto il resto, più si è bravi più si può pensare di fare cose sempre più complesse ed utilizzare metodi che aumentino l’intensità di questo tipo di allenamento.